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Le 5 cose da sapere sulla SEO di Google

Pubblicato : 19/01/2019

Ogni anno, quasi tutti i brand del mondo spendono milioni di dollari con un unico obiettivo: apparire per primi tra i risultati di ricerca di Google. Infatti, è il sogno di ogni venditore presente sul web quello di ottenere il 1° posto tra i siti mostrati da Google. Questo potrebbe anche essere il vostro obiettivo ultimo, voi che tanti sforzi dedicate alla SEO di Google. Purtroppo, queste non sono cose che accadono dall’oggi al domani. E anche se quell’obiettivo rimarrà soltanto un sogno per la maggior parte dei business online, ci sono una manciata di brand che riescono effettivamente a realizzarlo.

Come avrete capito, ottenere un ranking alto nei risultati di ricerca di Google richiede un impegno costante, una quantità significativa di tempo, energia e denaro. La competizione si fa sempre più dura, e raggiungere quell’obiettivo è sempre più difficile. E quindi, mentre spendete tutto il vostro tempo, la vostra energia e il vostro denaro per raggiungere il 1° posto, forse rischiate di giocarvi il vostro business. Ecco perché:

 

1. La strada per raggiungere il 1° posto è tutta in salita
 

Se pensate che postare degli articoli pieni zeppi di parole chiave sul vostro blog vi permetterà di raggiungere la cima ai risultati di ricerca, allora è tempo di fare i conti con la dura realtà. Viviamo in un mondo competitivo, dove ci sono migliaia di brand che hanno messo gli occhi su quel primo posto, e dove avete quindi bisogno di ben altro che di un blog ben scritto. Dipende tutto se state offrendo dei servizi per aiutare l’assegnamento o se gestite la vostra personale agenzia di marketing digitale.

Quello che dovete fare è postare nuovi contenuti con regolarità e mantenere un certo numero di articoli al mese. In questo modo avrete un numero maggiore di pagine indicizzate e più modi per ottenere nuovi visitatori. Come avrete capito, è più facile a dirsi che a farsi. Con i clienti che vi stanno sul fiato sul collo, produrre 12-15 articoli ben scritti può essere una vera e propria sfida.

Inoltre, avrete bisogno di ottenere dei backlink per il vostro post da siti con un domain authority elevato, così da poter scalare il ranking di Google. Più link ottenete da siti di qualità, più probabilità avrete di raggiungere il primo posto.

 

2. I contenuti di qualità costano tempo e denaro
 

Dopo aver letto il punto precedente, forse vi siete già fatti un’idea della quantità di tempo, energie e denaro che dovrete investire per raggiungere la cima del ranking. Beh, quello non è nemmeno il quadro completo. Dovrete competere con alcuni giganti dell’industria. Quindi, se il vostro è un business modesto, le probabilità non sono di certo a vostro favore.

Se avete mai analizzato i link in cima ai risultati di ricerca, avrete di certo notato che ci sono migliaia di link per ogni singolo post. Per la maggior parte dei siti web ci può volere una vita intera per radunare così tanti link. Ci sono alcuni dei siti meglio posizionati che hanno meno di 50 backlink, ma, nella maggior parte dei casi, i backlink giocano un ruolo di fondamentale importanza per il raggiungimento del primo posto.

Tecnicamente, è quasi impossibile che i business su piccola scala possano competere con gli sforzi intrapresi dai grandi marchi. Quindi, se state provando ad ottenere il primo posto, avete bisogno di un approccio intelligente e una buona strategia SEO. Sì, vi costerà un bel po’ di denaro, ma investite quei soldi assumendo degli esperti della SEO che possono aiutarvi a sviluppare una strategia migliore e ottenere più link.

 

3. I primi posti non garantiscono un click-through rate maggiore

 

Potrebbe essere una sorpresa ma ormai sono diversi anni che i click-through rate dei risultati di ricerca per certe keyword sono in calo. Quindi, se concentrate tutti i vostri sforzi su una particolare keyword senza prima controllare il click-through rate, forse i vostri sforzi saranno invano, anche se cercate di sfruttare i termini di ricerca più popolari.

Avrete notato come le altre caratteristiche del SERP, come ad esempio le pubblicità e gli snippet, coprano la maggior parte dell’area del SERP. Anche se trovate un modo per raggiungere le prime posizioni sui risultati di ricerca, potreste pur sempre apparire al di sotto dei link che hanno pagato Google per apparire sul SERP.

Le long-tail keyword offrono un click-through rate migliore, ma cominciano a racimolare sempre meno click. Quindi, se desiderate vedere un ritorno da tutti i soldi investiti sulle attività di ottimizzazione, è necessario adottare un approccio più pratico. Per esempio, pagare Google per far girare le vostre pubblicità potrà offrirvi una visibilità migliore, e di conseguenza aumenterà le vostre chance di ricevere un click-through rate migliore.

 

4. I requisiti della SEO cambiano di continuo
 

Se volete mirare al 1° posto, dovete prima sapere che Google aggiorna l’algoritmo del proprio motore di ricerca all’incirca 500 volte l’anno. Infatti, in più di un’occasione l’hanno aggiornato 2-3 volte in un solo giorno.

Se in qualche modo riuscite a ottenere il 1° posto, il giorno dopo potreste scivolare in fondo al SERP, se la vostra pagina non si confà all’ultimo algoritmo di Google. Potete cercare la “cronologia del SERP” e vedere come Google sia cambiato nel corso degli anni.

Purtroppo, i vostri problemi non finiranno nemmeno se riuscite a conquistare la prima posizione nel SERP grazie a una particolare keyword. Anche dopo aver realizzato il vostro obiettivo, dovrete comunque tenervi aggiornati con i cambiamenti degli algoritmi.

Invece di investire il vostro denaro sulla strategia sbagliata, sarà meglio imparare a conoscere la natura dinamica dell’algoritmo di Google, così da tenersi aggiornati con i cambiamenti della SEO giorno dopo giorno.

 

5. Il vostro business potrebbe crollare se non state attenti
 

Come avrete capito, la gara per raggiungere il 1° posto nelle ricerche di Google non solo si mangia il vostro tempo, ma consuma anche una notevole parte del vostro capitale. E se non avete una strategia solida per le vostre attività di ottimizzazione, sarà soltanto questione di mesi prima che tutti i vostri fondi se ne vadano in fumo.

Ottenere il primo posto nel SERP potrebbe aiutare il vostro business a farsi conoscere – ma se al contempo la vostra attività sta colando a picco, beh, non ci sarà modo di riprendersi. Se avete un angelo investitore che continua a finanziare la vostra attività, pianificare attentamente le spese da dedicare all’ottimizzazione sarà meglio sia per il vostro business che per il vostro investitore.

I piccoli brand possono eccome raggiungere il primo posto nei risultati di ricerca di Google. In più di un’occasione sono riusciti a surclassare i giganti dell’industria nella ricerca di una certa parola chiave. Non c’è bisogno di negare che ottenere il primo posto su Google è quasi impossibile per i piccoli brand, ma se avete la giusta strategia e un gruppo di persone capaci per eseguirla, allora sì che troverete la strada che porta in cima alla collina.

 

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